Piazza Armerina

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Territorio

Piazza Armerina sorge nell'entroterra del Golfo di Gela, su un'altura dei monti Erei meridionali, nella Sicilia centrale, a quasi 700 m d'altitudine. La città, tra i maggiori punti di riferimento della provincia, è incastonata tra fitti ed estesi boschi misti con predominanza di eucaliptus, che si estendono ai suoi piedi a nord come a sud. Il territorio comunale della città rientra tra i primi 100 comuni italiani per superficie, piazzandosi al 37º posto con un'estensione di 302 km², che ne fanno il secondo centro della provincia alle spalle del capoluogo, ed il settimo della regione. Il suo punto più alto è di 877 m sul livello del mare, mentre quello più basso si colloca a quota 225 m, determinando una notevole escursione altimetrica che si registra tra il centro urbano e le località sottostanti, tra cui numerose sono le enclavi, ritagliate nei territori dei comuni limitrofi.

Natura

La città è circondata, oltre che dalle foreste del parco della Ronza, e dagli altri boschi, da altri siti dalla prospera natura, quali ad esempio la diga Olivo, bacino artificiale creato a scopi irrigui, o il sito archeologico di Montagna di Marzo, avvolto anch'esso nel verde. Senza contare che in un raggio limitato, nei pressi di Enna, si apre il lago di Pergusa, incorniciato dall'incantevole riserva omonima ad alta naturalità, o altresì la Riserva naturale orientata Rossomanno Grottascura Bellia, parte della quale ricade proprio in territorio armerino. Quest'ultima riserva abbraccia il bosco di Rossomanno (vicinissimo a Valguarnera Caropepe), che prende nome dall'omonimo monte, una fitta selva i cui sentieri sono stati recentemente tracciati di nuovo per favorire le attività escursionistiche e di trekking

Clima

Piazza Armerina Sicilia

L'altitudine di bassa montagna, e le coordinate geografiche (37°23'13"20 N di latitudine) concorrono a fare di Piazza una località a clima mediterraneo, non foss'altro che per la collocazione interna e la capillarità del refrigerante manto forestale, fattori che concorrono a determinare un tipico clima della Sicilia centrale, caratteristico di quasi tutta la provincia ennese. Quest'ultimo si distingue dal clima mediterraneo per gli influssi continentali dovuti alla lontananza dal mare, e al contempo dall'altitudine non di pianura, certamente mitigati, tuttavia, dalla bassa latitudine. In virtù di ciò, Piazza Armerina è inclusa nella fascia climatica D, immediatamente precedente a quella in cui è inserita Enna: ciò significa che l'accensione degli impianti di riscaldamento è normalmente consentita per 12 ore giornaliere (2 meno che nel capoluogo), dal 15 ottobre al 15 aprile.

Storia

Dai ritrovamenti numismatici presenti sul Monte Naone non lungi dall'abitato si può presumere che qui esistesse un abitato di età greca, forse una sub-colonia diGela e più precisamente la Hybla Geleatis di cui fa menzione Tucidide in seguito chiamata Stiela[6]. Sulla storia poi di Piazza dove è attualmente ubicata si sa con certezza solo dalla dominazione normanna in poi, in riferimento alla ricostruzione della città nel 1163 ad opera di Guglielmo II. Per il periodo precedente alla fondazione diverse sono le ipotesi. Alcuni autori del Seicento favoleggiarono di un villaggio chiamato Plutia di origine romana, ma nessuna fonte classica ha mai riportato tale località. Tuttavia secondo fonti musulmane riportate da Michele Amari nella sua Storia dei Musulmani di Sicilia, esisteva una città che gli arabofoni pronunciavano Iblâtasa o Iblâtana,[7] abitata da comunità islamiche, che dovette sorgere su un villaggio preesistente che le cronache medievali (come il Fazello) indicavano più tardi come Casalis Saracenorum. Tale villaggio potrebbe essere laIbla Elatson o Ibla Elatton (Ibla minore) riportata da Idrisi[8] che corrisponderebbe alla Ibla Geleate (ibla Gelese) descritta daTucidide (per Pausania Ibla Gereate, per Stefano Bizantino Ibla Era o Minore)[9]. La città islamica venne ribattezzata Placia oPlatsa dai Normanni che la conquistarono e la affidarono agli Aleramici. Re Guglielmo I di Sicilia, per punirla della sua ribellione capeggiata da Ruggero Sclavo, figlio illegittimo dell'aleramico Simoneconte di Policastro, che in pratica aveva trucidato la popolazione araba, la fece incendiare e distruggere nel 1161[10]

Piazza Armerina Mappa

Venne dunque ricostruita, nel 1163 più in alto da Guglielmo IIsul colle Armerino e ripopolata con genti provenienti dalle aree "longobarde" settentrionali. Scavi recenti, condotti dall'università “La Sapienza di Roma” hanno messo in luce, nei dintorni della Villa Romana del Casale l'impianto di un villaggio di epoca medievale, presumibilmente riferibile alla città distrutta da Guglielmo il Malo.

Piazza diviene sede di tribunali nel periodo federiciano e nel 1459. Nel 1517 Carlo V la fregia del titolo di Città, chiamandola sovente Opulentissima. In questo periodo Piazza è capitale di una Comarca che riunisce a sé i diversi paesi lombardi, accomunati da un linguaggio e una storia comuni. Dal 1689 fino al 1817 è sede della quarta Università del Regno[11]. Dal 1817 è anche sede di vescovato, mentre ottiene il titolo di Armerina nel 1863. Persa la sua egemonia sul territorio venne accorpata al Vallo di Caltanissetta e dal 1926 passò alla Provincia di Enna.

 Turismo

Presente in tutti i pacchetti turistici della Sicilia, Piazza Armerina è una delle mete più richieste ed apprezzate del turismo isolano, distinguendosi come famosa località per le visite archeologiche e culturali ed annoverata fra le migliori mete child friendly in Europa[19]. Ogni anno, sono circa 600.000 i visitatori - provenienti da tutto il mondo - che si recano presso la Villa romana del Casale, patrimonio dell'umanità tutelato dall'UNESCO, nonché rientrante tra i siti d'arte romana più fruiti in assoluto. La città ed il suo centro storico sono tuttavia spesso trascurati dal turismo di massa, che si cerca di captare migliorando la ricettività e restaurando i monumenti più significativi, tra cui Palazzo Trigona, che da anni attende l'adattamento a museo archeologico, e operando la vendita a gestori privati dei principali beni culturali presenti, nell'auspicio di una più competitiva gestione. Nel 2010 il Comune ha dato vita al Sistema Museale di Piazza Armerina (SiMPA) che comprende alcuni siti museali all'interno del centro storico: il Teatro comunale fondato nel 1700, la Mostra permanente della Civiltà dello Zolfo che ha sede nei locali della Lega Zolfatai in via Garibaldi, la Pinacoteca comunale e la Mostra permanente del Libro antico ospitata nel Coro dei Nobili dell'ex collegio dei Gesuiti che ospita anche la Biblioteca comunale.