La struttura del duomo di Cefalù, ricalca le consuete tipologie edilizie ed architettoniche delle costruzioni religiose normanne ed è, per molti versi, simile al Duomo di Monreale. Il monumentale edificio è situato ai piedi della Rocca, promontorio roccioso sul mare di eccezionale valore paesaggistico.
La costruzione iniziò nella prima metà del XII sec., al tempo di Ruggero II. Il progetto iniziale subì diverse variazioni e i lavori si protrassero a lungo lasciandolo parzialmente incompiuto.
Si tratta di uno dei più interessanti monumenti medievali dell’isola che doveva, nelle intenzioni di Ruggero II, testimoniare la potenza della casa degli Altavilla che aveva riconquistato la Sicilia e che ne aveva assunto la corona.
Una scalinata dà accesso al sagrato a forma di terrazzo che aveva la funzione di cimitero realizzato con terra portata appositamente da Gerusalemme, sia per motivi religiosi, sia per la sua particolare composizione che le dava la caratteristica di mummificarerapidamente i corpi chevi erano sepolti. La Superba facciata è incorniciata tra due possenti torri che risalgono al 1240 ad opera di Giovanni Panettera e caratterizzano in modo unico il profilo del Duomo, che, insieme allo sfondo della Rocca e al blu del mare rappresentano l’immagine iconografica più classica di Cefalù.
Cristo Pantocratore Duomo di Cefalù: all'interno la pavimentazione in pietra grigia locale contribuisce a conferire un aspetto severo ed imponente, stemperato dalla presenza dei mosaici bizantini che rivestono la curva dell’abside, le pareti del presbiterio e le volte a costoloni. Fra tutte le raffigurazioni fatte a mosaico spicca quella del Cristo Pantocratore che, campeggiando nel catino dell’abside illumina l’atmosfera della Chiesa, quasi a voler ribadire il messaggio che appare nel Vangelo alla sua sinistra “Cristo è la luce del mondo”.
foto di Giuseppe Maggio - Cefalù